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Un mondo Nascosto.

Se non vuoi leggere, guarda il Video Racconto!


“Fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita.” 

Ero nel mondo del Turismo Dentale in Moldavia ormai da più di un anno e mezzo. 

Ancor prima dei risultati, ancor prima del successo, veniva un’unica cosa… 

La mia sete di perfezionare il sistema che avevo creato. 

Facevo corsi su corsi di chirurgia avanzata, seguivo i maggiori blog e gruppi facebook d’oltreoceano (in America il Turismo Medico è una realtà da oltre 30 anni) e seguivo ogni corso di Odontoiatria Avanzata che mi potessi permettere. 

La mia visione delle cure all’estero e delle riabilitazioni complesse si era allargata parecchio in quei pochi anni. 

Mi ero reso conto che, mentre la maggior parte delle cliniche dentali in Croazia, Ungheria, Romania, Albania e Bulgaria era impegnata ad accaparrasi pazienti a suon di pubblicità solo per fare profitto e chiudere, io e pochi altri eravamo innamorati di poter fare questo per ideali ben più nobili.

Dietro ai malati che curavamo si celavano storie di grande sofferenza, privazioni e tragedie famigliari.

Più ascoltavo le loro storie e più mi rendevo conto che non stavamo curando denti, ma il sistema malato della sanità in Europa.

Un sistema perverso che calpesta il Diritto Umano alla salute, che fa passare il diritto alla salute come un Lusso per Pochi.
Stare nel Paese più economico d’Europa inoltre aveva un effetto “collaterale” pericoloso. 
Ricevevamo una tonnellata di richieste di casi veramente complessi ed all’estremo delle possibilità chirurgiche.

Pazienti senza neppure più un dente in bocca, con impianti dentali inseriti qua e là senza criterio, chirurgie secondarie (rifacimenti mal fatti da altre cliniche dell’Est Europa o da Dentisti della propria Nazione), avevano speso già 10, 20.000 € e noi eravamo l’unica possibilità rimasta, l’ultima. Avevamo non solo un peso morale elevato, ma soprattutto il rischio chirurgico elevatissimo.
Ricordo ancora quando con Dr Vadim, il mio compagno di avventura ci parlammo faccia a faccia l’estate del 2014. 

Stavamo caricandoci sulle spalle la responsabilità di 40 chirurgie complesse al mese offrendo loro la garanzia a vita. 

Ci trovammo di fronte a 2 strade, non dormire la notte per i rischi che correvamo o affrontare di petto le scelte prese e diventare un polo d’eccellenza dove il complesso fosse per noi pane quotidiano.

•  Avevo parlato con decine di cliniche all’estero che avevo conosciuto durante il mio percorso i precedenti anni, anche loro si erano trovante di fronte a questo bivio prima di noi. 

Da un lato eravamo spaventati dall’idea di continuare a prendere responsabilità così grandi ed in quantità, dall’altro capivamo la responsabilità morale che avevamo a trovarci ad essere l’unico Policlinico nel Paese più economico d’Europa a poter offrire cure di quella portata e poter aiutare le persone.

Lo guardai e dissi, Vadim, se non noi, nessun altro potrà farlo. Dobbiamo farlo. Dobbiamo seguire la strada dell’eccellenza e ribaltare il sistema salute in Europa e nel mondo.

Decidemmo di limitare gli ingressi al Policlinico per 2 anni. E mettemmo un tetto alle chirurgie complesse eseguite. Nel frattempo mandammo tutti i nostri chirurghi all’estero, Costanza, Lisbona, Germania , Giappone e Brasile a migliorare e perfezionare a cadenza trimestrale le tecniche più innovative e sicure per grosse chirurgie di Ricostruttiva e Protesica complessa.

Spendemmo un patrimonio di soldi. Veramente un patrimonio, grazie alle Banche Moldave. Tutto questo sarebbe stato l’investimento obbligato per stringere contatti con i migliori al mondo in questo settore..

La parte successiva si realizzò nel 2016, quando riaprimmo le porte ai pazienti, espandemmo i nostri spazi di 3 volte e ci focalizzammo su filtrare solo 1 categoria di pazienti. Casi Estremi e complessi. Con la promessa che se qualcosa fosse andata male ci avremo per sempre, a vita rimesso le mani. Grande rischio, responsabilità ma senso d’onore.

Quello che accadde dopo fu scoprire che i pazienti erano dalla nostra parte. Ci hanno sempre sostenuto in tutto, trasmesso la loro solidarietà e forza.

In seguito il progetto prevedeva il cambio di paradigma, combattere lo status quo delle cose e creare il primo gruppo consumatori che assieme a noi avrebbe potuto cambiare il sistema.

Creare la grande Famiglia Sos Turismo Dentale. Un gruppo solidale e unito che ci avrebbe aiutato a far conoscere al main stream, alla TV e i Giornali la verità delle cose. 
Che se noi mettiamo mano a casi di pazienti malati dimenticati dallo Stato è dolamente perché l’Europa non offre alternativa alla odontoiatria Privata.

Creai la prima petizione in Europa per il dentista gratuito, prendemmo 2 registi dentro al nostro team e creammo una serie Web ed un Film per sensibilizzare l’opinione pubblica. Fu un successo. 
Sempre più persone e malati capivano cosa avevamo creato, non un Policlinico per loro, ma un Loro Policlinico, un baluardo di eccellenza e sicurezza che sarebbe stata l’alternativa etica ad un “mondo salute” pieno di conflitto d’interessi, dove chi ti dice ciò di cui hai bisogno è stranamente lo stesso medico che poi ti presenta il conto.

Il senso della vita è la felicità. La felicità viene dalle piccole cose, dal vedere un anziano tornare a sorridere, da vedere un giovane che può permettersi di vivere senza ipotecare la propria vita con una banca, dal sapere che è stato merito nostro se tutto questo si sta realizzando.

Il mondo, ai miei occhi, era completamente cambiato. 

Mi trovavo in una situazione assurda. Ero partito 8 anni prima dalla Sardegna per fare Riabilitazioni Complesse in una clinica di qualcuno, e mi ritrovavo a 34 anni a gestire un polo di eccellenza onesto che aveva creato una grande comunità di gente di grande valore etico.

Un mondo quasi nascosto. 

Decisi di fondare un gruppo su Facebook per riunire tutte quelle persone simili a me. Persone che credevano nei valori della solidarietà, della eccellenza e del gruppo. 

Quel gruppo si chiama Riabilitazioni Estreme della Bocca e oggi conta centinaia di utenti. (Lo trovi qui). 

In pochi anni, quello che era accaduto era puro amore, pura passione. Ancora oggi sento i ragazzi che lavorano con noi dire frasi del tipo “Si la paga non è alta come in Italia, ma vengo a lavoro con voglia di iniziare una nuova giornata, perchè siamo tutti simili e guidati dagli stessi valori. Stiamo facendo qualcosa di veramente grande”. Questo per me è motivo d’orgoglio.

I riconoscimenti non sono il traguardo per noi, bensì, questo è un altro.

Te lo racconto nella prossima email. 

Il suo oggetto sarà “[Mail 5] Il futuro della Sanità in Europa.” 

???? Vai al continuo della storia! ????

Un abbraccio, 

Dr Palmas. 

Ps. Se un domani dovessi incontrarmi non chiamarmi “dottore” tutti siamo dottori in qualcosa nella vita, io per esempio non sono ancora padre, ma desidero esserlo un giorno e diventare dottore in Famiglia.

Chiamami semplicemente Corrado, o Alberto. Ho 2 nomi 🙂 .
tel +37379431037